Un’esperienza scolastica “da Gourmet”

Salve a tutti, sono Tommaso Cruciani, un ragazzo che ha frequentato il quarto anno dell’Istituto Agrario, nell’indirizzo di Gestione dell’Ambiente e del Territorio.
Nel marzo di quest’anno è stato pubblicato un bando per un’esperienza all’estero, a Miami. C’erano diversi requisiti di ammissione, ma visto che li rispettavo, ho deciso di candidarmi per la selezione.
Oltre ai requisiti iniziali, abbiamo dovuto sostenere una prova in lingua inglese, durante la quale ci è stato chiesto di parlare dei prodotti tipici umbri.
Dopo aver superato la prova, al lunedì della settimana successiva abbiamo ricevuto i risultati, e sono stato ammesso a questa esperienza.

Prima della fine della scuola, abbiamo svolto una formazione insieme al professor Luneia, durante la quale ci è stato spiegato tutto ciò che avremmo fatto negli Stati Uniti.
Eravamo tutti elettrizzati: oltre alla soddisfazione di aver vinto questo bando, sapevamo che saremmo andati a rappresentare l’Italia, in particolare la nostra Umbria e la nostra scuola.
Noi ragazzi eravamo ambasciatori dei prodotti tipici italiani, in particolare formaggi, conserve vegetali, condimenti e vino, collaborando con le aziende Viander Inc. e “Mangiar Bene”.

A Miami abbiamo avuto l’onore di lavorare in tre diversi “Gourmet Store”: due nella città di Miami e uno nella città di Naples.
In ogni negozio in cui siamo stati abbiamo ricevuto molti complimenti, sia per i prodotti delle aziende sopracitate, sia per i vini della nostra scuola, “Discipulus” e “Alta Scuola”, che con la loro delicatezza hanno conquistato tutti i clienti che li hanno assaggiati.
Chiunque fosse venuto da assaggiare i nostri prodotti rimaneva senza parole per la bontà e, mentre li acquistava, noi eravamo sempre molto contenti, perché sapevamo di aver raggiunto gli obiettivi delle aziende che ci ospitavano.
Oltre ad aver migliorato le nostre capacità lavorative, abbiamo ricevuto molti complimenti anche per le nostre competenze linguistiche, sia in inglese che in spagnolo.

Per quanto mi riguarda, questa esperienza ha rappresentato la realizzazione di un sogno. Negli anni precedenti, per varie ragioni, non avevo mai avuto la possibilità di partecipare a progetti di mobilità internazionale.
Poter iniziare proprio con un’esperienza così significativa come quella di Miami mi ha reso estremamente soddisfatto, sia per i progressi compiuti nella conoscenza delle lingue straniere, sia per la crescita personale e relazionale maturata nel confronto con i compagni e con il pubblico.

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